Frasi, citazioni e aforismi sul cibo e la cucina -----------------------------------------------
È il cibo un sostituto dell’amore?
No, l’amore è un sostituto del cibo. E un magnifico povero sostituto.
(Rohan Candappa)
Conserva e
tratta il cibo come se fosse il tuo corpo, ricordando che nel tempo il cibo
sarà il tuo corpo.
(BW Richardson)
Il
problema più grande è la perdita del valore simbolico dei cibi. Sono diventati commodities, beni di consumo senza anima
(Carlo Petrini)
Ho bisogno
di conoscere la storia di un alimento. Devo sapere da dove viene. Devo
immaginarmi le mani che hanno coltivato, lavorato e cotto ciò che mangio.
(Carlo Petrini)
Siamo in
sei miliardi su questo pianeta e produciamo cibo per dodici miliardi di
persone! Ogni giorno solo in Italia vengono buttate più di 4000 (quattromila)
tonnellate di cibo, in Europa 50.000 (cinquantamila). Questo mentre 17.000
bambini muoiono ogni giorno di fame. Insostenibile è dire poco.
(Carlo Petrini)
Chiunque
sia stato stato il padre di una malattia, una
alimentazione non corretta ne è stata la madre.
(George Herbert)
Un terzo
di ciò che mangiamo è sufficiente a farci vivere; gli altri due terzi servono a
far vivere i medici.
(Dr Paul)
Se non
siamo disposti a vivere nella spazzatura, perché dovremmo accontentarci del
cibo spazzatura.
(Sally Edwards)
Siamo
tutti peccatori dietetici; solo una piccola percentuale di ciò che mangiamo ci
nutre; il resto va nello spreco e nella perdita di energia.
(William Osler)
Pomodori
high-tech. Latte colorato. Mais trasgenico. Dovremmo
mangiare questa roba? O questa roba sta mangiando noi?
(Annita Manning)
Il
servizio più grande che può essere creato qualsiasi paese è quello di
aggiungere una pianta utile alla sua alimentazione.
(Thomas Jefferson)
I tre
princìpi di Slow Food e Terra Madre, sono buono,
pulito e giusto. Il buono… va da sé. Il pulito: rispettare gli equilibri della
Terra. Il giusto: giustizia sociale per gli agricoltori che stanno per
scomparire ovunque. Se l’ottimo riso che stiamo mangiando è stato raccolto da
lavoratori in nero sfruttati come schiavi, questo mi disgusta.
(Carlo Petrini)
Come può
una nazione essere chiamata grande se il suo pane sa di kleenex?
(Julia Child)
Bisogna
dimostrare a uno dei nostri studenti che facendo il pane buono si campa meglio
che stando in un call-center
(Carlo Petrini)
Il corpo
diventa ciò che sono gli alimenti, come lo spirito diventa ciò che sono i
pensieri.
(Anonimo)
Troppo
spesso il cibo viene prodotto non per essere mangiato, bensì venduto; bisogna
tornare ad avere un giusto rapporto con il cibo
(Carlo Petrini)
Non
mangiate nessuna cosa che la vostra bisnonna non avrebbe riconosciuto come cibo.
(Michael Pollan)
Nel
momento in cui ci accingiamo a fare un acquisto l’unico indicatore di
riferimento che teniamo a mente è il prezzo. A noi interessa solo quello, non
sapere dove e come è fatto quel che mangiamo, non cosa contiene, non quanta
strada ha percorso per arrivare fino a noi, non se dà da vivere al contadino
che lo ha prodotto.
(Carlo Petrini)
Circa
l’ottanta per cento del cibo sugli scaffali dei supermercati di oggi non
esisteva 100 anni fa.
(Larry McCleary)
La
conoscenza del cibo è bassissima. Meno del 35% degli italiani sa la differenza
fra grano tenero e grano duro, ma più del 60% sa cos’è l’Abs.
Perché quelli che vendono auto spiegano cos’è l’Abs,
mentre chi vende cibo non spiega nulla.
(Oscar Farinetti)
Viviamo in
un mondo in cui la limonata è costituito da aromi artificiali e cera per i
mobili è costituito da limoni veri.
(Alfred E. Newman)
Tutte le
volte che mi fanno una domanda sul “cibo biologico” io mi chiedo: ma quando è
partita la follia per cui è necessario certificare come un’eccezione ciò che
dovrebbe essere la norma? Coltivare, allevare, trasformare la natura in cibo
senza aggiungere input esterni, chimici e a base di petrolio, dovrebbe essere
normale. È chi aggiunge fertilizzanti chimici, pesticidi, additivi, conservanti
che dovrebbe dichiararlo, certificare e documentare la sua “anormalità”.
(Carlo Petrini)
Il piatto
del giorno va bene, a condizione di sapere a quale giorno risale la sua
preparazione
(Pierre Dac)
10.000
macedoni si occupano di produrre il Barolo dalle mie parti, 6.000 indiani si
prendono cura delle vacche padane(!), sono marocchini i fautori della fontina
valdostana: dobbiamo rispettarli perché sono loro, oggi, a portare avanti le
nostre tradizioni.
(Carlo Petrini)
Sarebbe
bello se la Food and Drug
Administration smesso di emissione avvertimenti circa le sostanze tossiche e mi
ha dato i nomi di una o due cose ancora sicuri da mangiare.
(Robert Fuoss)
Noi
italiano siamo lo zero virgola ottantatré per cento della popolazione mondiale,
ma il rimanente 99,17 dei terrestri ci adora. Vuole godere del nostro cibo.
(Oscar Farinetti)
Oggi a
zappare ci vanno, ci vorrebbero andare, quelli che studiando hanno capito che è
a partire dal cibo che si cambia il mondo, e si migliora l’ambiente, la salute,
la qualità della vita di tutti.
(Carlo Petrini)
Dobbiamo
partire dal cibo come ricchezza, come scambio, come cultura. Solo proteggendo
il nostro cibo possiamo pensare di salvaguardare le nostre risorse e il pianeta
che ci ospita. La produzione, la distribuzione e il consumo di cibo ci
coinvolge in maniera totale.
(Carlo Petrini)
Il giorno
in cui il cibo perderà la sua storia e il suo valore non ci sarà più speranza
per nulla.
(Carlo Petrini)
Quando
l’ultimo albero sarà abbattuto e l’ultimo fiume avvelenato e l’ultimo pesce
pescato ci renderemo conto che non possiamo mangiare il denaro.
(Proverbio indiano)
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