domenica 2 agosto 2015

Dacia Maraini - citazione, frasi celebri, aforismi







Dacia Maraini -  citazione, frasi celebri, aforismi

Scrittrice, Poetessa, Drammaturga e Sceneggiatrice

(13 Novembre 1936)

 

 

La giustizia è fatta di distacco, comprensione, giudizio, non di ritorsione e regolamento di conti.

 

È la carenza che fa galoppare i sensi e trottare la fantasia. La mancanza sta all'origine di tutti i pensieri desideranti. E anche di tutte le deformazioni più o meno segrete del pensiero.

 

 

Le donne non sono angeli, né fantasmi ma persone e come tali vorrebbero essere trattate.

 

I destini familiari si ripetono attraverso le generazioni, quasi una fatalità che si tramanda da padre in figlio, da madre in figlia. Non so se sia una maledizione o una benedizione.

 

Un rapporto d'amicizia che sia fra uomini o fra donne, è sempre un rapporto d'amore. E in una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c'è più sensualità che nel vero e proprio atto d'amore.

 

Spesso i figli sono più savi dei genitori e finiscono per fare loro da padri e madri. Ma può succedere che questo non permetta ai genitori di crescere.

 

I bambini hanno sguardo e memoria, anche quando sembra che non osservino.

 

Il tempo è una scusa. Quando si ama una cosa il tempo lo si trova.

 

Non c'è niente di eroico nel vile infierire su chi è più debole.

 

È sempre per un soprassalto dell'immaginazione che si diventa gelosi.

 

Mi piace innamorarmi. È uno stato che mi dà calore, leggerezza.

 

L'amore dovrebbe rendere liberi, non schiavi. È una distorsione psicologica e morale pensare che l'amore consista nel possedere e dominare l'altro.

 

Per me l'amore è anche questo: stare vicini senza dirsi niente. Ci sono dei momenti in cui le parole fanno cilecca, sembrano senza vita in un rapporto d'amore.

 

Può capitare di vivere senza "esistere".

 

Il futuro è dei coraggiosi.

 

L'ignoranza può essere sublime, ma è sempre perdente e conduce verso la catastrofe.

 

Anche oziare, ma con consapevolezza, può essere un'arte.

 

Dopo millenni di odi e di guerre per lo meno dovremmo avere imparato questo: che il dolore non ha bandiera.

 

Nella sciattezza linguistica in cui viviamo c'è bisogno della poesia, che ha la funzione di avvicinarsi all'assoluto. In questo mercato generale delle parole, la parola poetica diventa un assoluto.

 

I pochi felici che amano leggere poesie sanno che il carico dei suoni, delle parole può essere dolcissimo.

 

Un poeta è uno a cui non interessano le storie, si concentra sulle visioni e lavora sul linguaggio.

 

La poesia è l'operazione più artificiale che si possa immaginare. I poeti scrivono e riscrivono. Non improvvisano.

 

La bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l'attenzione è la chiave della scoperta.

 

Il sentimento fraterno non è questo? Entrare nel cielo dell'altro e trovarlo pieno di nuvole soffici e accoglienti?

 

Il silenzio, quando non è scelto, è pieno di echi sinistri, tracce di richiami falliti, di grida soffocate, di segnali di fumo che il vento ha disperso.

 

Rifiutando il concetto di schiavitù umana si arriva, per onestà intellettuale, ad ammettere anche l'ingiustizia della schiavitù nei riguardi degli animali.

 

Troppo spesso nella nostra società dello spettacolo chi uccide, tortura, sevizia, diventa un eroe, anche se si tratta di un eroe negativo.

 

Un mio principio è non avere niente nella propria vita di cui non si possa parlare pubblicamente. Il che non vuol dire essere spudorati, ma solo sinceri.

 

C'è un "perché" nascosto in tutte le cose che conduce ad un altro "perché", il quale suggerisce un piccolissimo imprevisto "perché", da cui scaturisce probabilmente un altro, nuovissimo e appena nato "perché".

 

Credersi superiori è da piccini di mente. Siamo un granuccio di vita in un universo vorticante che precipita vertiginosamente verso chissà dove.

 

Patetica eppure grandiosa è la capacità dell'essere umano di credere nel futuro nonostante l'amarezza e la piccolezza del suo destino.

 

La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.

 

Mantenere la stima di sé è il modo migliore per stare bene con se stessi.

 

È l'idea della perfezione che tormenta, ferisce, guasta i rapporti che ogni donna ha con il proprio corpo.

 

Mentre all'uomo si chiede di parlare secondo competenza e talento, alla donna si chiede di parlare con il corpo.

 

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